Sommario
Contesto di mercato: perché le pompe di calore per climi freddi sono importanti in Europa (2025-2030)
Il mercato europeo del riscaldamento sta attraversando rapidi cambiamenti tecnici e normativi. Le nuove normative sui gas fluorurati, le aspettative più restrittive in termini di prestazioni energetiche e la crescente necessità di sistemi in grado di fornire elevate temperature di mandata rendono il problema di selezione per distributori e installatori più complesso, ma anche più orientato alle opportunità. Per i team addetti agli acquisti, la domanda non è più solo "quale modello è più economico", ma "quale sistema fornirà la capacità e le temperature richieste in modo affidabile a -15 °C e temperature inferiori, sarà conforme alle normative vigenti e offrirà costi di esercizio e manutenzione prevedibili".
Passaggio all'R290 a causa dell'eliminazione graduale dei gas fluorurati
Le pressioni politiche (la revisione della normativa UE sui gas fluorurati e i relativi divieti/limiti) favoriscono fortemente i refrigeranti a basso GWP e creano incentivi commerciali per l'adozione di refrigeranti naturali come l'R-290 (propano). Dal 2025 in poi, il panorama normativo dell'UE limita sempre più gli HFC ad alto GWP; questo sta spingendo produttori e acquirenti B2B a considerare l'R-290 su larga scala per le linee di prodotti a pompa di calore. La scelta di modelli R-290 riduce ora il rischio normativo e allinea i portafogli prodotti al percorso di riduzione graduale a breve termine.
Richieste commerciali di temperature di flusso più elevate
Molti progetti di retrofit in Europa si basano ancora su sistemi a radiatori o richiedono acqua calda sanitaria a temperature elevate. Per un numero crescente di progetti – ristrutturazioni, retrofit di complessi residenziali plurifamiliari e alcuni usi commerciali leggeri – sono richieste temperature di progetto di 65-80 °C, il che restringe il campo alle pompe di calore progettate per prestazioni ad alta temperatura. I modelli in grado di mantenere la capacità a temperature di mandata elevate pur operando in condizioni ambientali rigide sono commercialmente validi nelle regioni fredde.
Perché ora sono richieste prestazioni da -20°C a -30°C
La zonizzazione climatica e le aspettative degli acquirenti sono cambiate: gli installatori devono ora progettare sistemi che funzionino in modo affidabile fino a -20 °C o temperature inferiori in alcune zone della Scandinavia, dei Paesi Baltici, delle regioni alpine e dell'Europa orientale. Questo requisito modifica il modo in cui dimensioniamo, selezioniamo le strategie di sbrinamento e valutiamo le prestazioni stagionali (SCOP), non solo il valore nominale in kW indicato sulla scheda tecnica.
Requisiti tecnici per il riscaldamento nei climi freddi
La scelta della pompa di calore giusta nelle regioni fredde dipende dalla comprensione di alcuni parametri tecnici e del modo in cui interagiscono in condizioni di bassi carichi ambientali.
COP, SCOP e bassa efficienza ambientale
Il coefficiente di prestazione (COP) a una data temperatura ambiente e di mandata indica l'efficienza istantanea; il COP stagionale o SCOP fornisce un quadro annuale più realistico. Nei climi freddi, la curva del COP rispetto alla temperatura ambiente è fondamentale: un'unità con un calo più graduale del COP al diminuire della temperatura ambiente offrirà migliori prestazioni in termini di costi di combustibile nei mesi invernali. Controllare sempre le curve del produttore a -10 °C, -15 °C e -20 °C anziché affidarsi esclusivamente a punti di prova a 7 °C o 35 °C.
Richiesta di acqua calda fino a 75–80°C
Se il sito richiede acqua fino a 75-80 °C (per radiatori più vecchi, sistemi di acqua calda sanitaria o sistemi ibridi), dare la priorità alle pompe di calore specificamente progettate per tali temperature di mandata. I sistemi che raggiungono queste temperature in genere lo fanno tramite compressori a stadi, utilizzando strategie a cascata o booster, o accettando COP inferiori nei punti di mandata più elevati, quindi è necessario bilanciare la capacità di temperatura con l'efficienza stagionale e il costo del combustibile. (La serie Heatix R290 dichiara la capacità di raggiungere alte temperature; utilizzare le curve di sistema per confermare quando si confrontano i modelli.)
Capire i refrigeranti: curva di efficienza R290 vs R32
R290 (propano) e R32 presentano caratteristiche termodinamiche diverse che influiscono sulle prestazioni a basse temperature. R290 offre generalmente un GWP inferiore (≈3) e può garantire una maggiore efficienza di riscaldamento a basse temperature in progetti di sistema pratici; R32 rimane un'alternativa più economica con buone prestazioni in climi temperati. Per le installazioni in ambienti molto freddi, molti produttori ora preferiscono R290 sia per l'allineamento normativo sia per la sua maggiore efficienza a basse temperature. Tuttavia, R290 è infiammabile, pertanto la progettazione delle apparecchiature, la certificazione di sicurezza e le pratiche di installazione devono essere conformi alle norme pertinenti.
Ventola singola vs ventola doppia: flusso d'aria, rumore e stabilità della capacità
Le pompe di calore monoblocco a ventola singola sono compatte e più semplici; i modelli a doppia ventola (come Heatix Plus) aumentano la superficie dello scambiatore di calore e il flusso d'aria, migliorando la stabilità della capacità e il comportamento di sbrinamento a temperature estremamente basse. Le unità a doppia ventola offrono anche ridondanza: una ventola può continuare a funzionare in caso di guasto dell'altra e in genere supportano capacità nominali maggiori per applicazioni multi-unità o commerciali leggere.
Monoblocco o Split: quale funziona meglio negli inverni rigidi?
I sistemi monoblocco ospitano tutti i componenti di refrigerazione all'esterno e collegano l'idronica solo sul lato acqua, riducendo così i punti di perdita del refrigerante e semplificando la messa in servizio. In condizioni di freddo estremo, sono spesso preferiti per affidabilità e facilità di manutenzione. I sistemi split possono offrire un funzionamento interno più silenzioso e un ingombro esterno ridotto, ma richiedono una gestione specializzata del refrigerante e una messa in servizio del circuito refrigerante a tenuta stagna. Per gli installatori che operano su larga scala in regioni fredde remote, le pompe di calore monoblocco riducono le operazioni di refrigerazione in loco e spesso semplificano la logistica.
Analisi tecnica prodotto per prodotto
Di seguito è riportato un riepilogo tecnico pratico delle famiglie di prodotti specificate (capacità e caratteristiche di alto livello derivano dai dati di prodotto). Utilizzate questi riepiloghi come punti di partenza per la selezione, convalidandoli sempre con le schede tecniche del produttore e le curve di prova locali.
Monoblocco Heatix R290 (7–21 kW)
Case rurali fredde con radiatori → Heatix R290
Le pompe di calore monoblocco Heatix R290 sono ideali per retrofit con radiatori pesanti, in cui sono richieste temperature di flusso elevate e la movimentazione del refrigerante deve essere ridotta al minimo.

Intervallo operativo, temperatura di flusso (fino a 80°C) e strategia di sbrinamento
Progettato per climi freddi, il monoblocco Heatix R290 è ideale per applicazioni che richiedono temperature di mandata elevate (fino a 80 °C). È dotato di controllo inverter a stadi e logica di sbrinamento adattiva: queste caratteristiche preservano la capacità durante i cicli di congelamento ripetitivi, tipici dei climi freddi e umidi. Verificare le curve COP del produttore a -10 °C e -15 °C per la propria area geografica.
Applicazioni: Ville, case rurali, ristrutturazioni con termosifoni
Ideale per abitazioni monofamiliari o piccoli complessi plurifamiliari con impianti a radiatori che richiedono temperature di mandata elevate. L'architettura monoblocco riduce la movimentazione del refrigerante in loco, il che la rende ideale per gli installatori che operano in zone remote.
Vantaggi competitivi per i distributori
- Refrigerante R290: basso GWP e allineamento normativo.
- L'ampia banda di capacità (7–21 kW) soddisfa la maggior parte delle esigenze residenziali e commerciali leggere.
- Messa in servizio più semplice rispetto ai sistemi split (solo collegamento lato acqua).
Heatix Plus R290 Monoblocco (18–21 kW, doppia ventola)
Grandi ville nel Nord Europa → Heatix Plus R290
L'elevata capacità e il design a doppia ventola garantiscono la stabilità e lo spazio necessari per residenze più grandi o proprietà con carichi termici più elevati.

Grande capacità di produzione per regioni fredde
Il design a doppia ventola migliora lo scambio termico a temperature ambiente molto basse e supporta un flusso stabile a setpoint più elevati (fino a ~80 °C). Le capacità più elevate (18–21 kW) sono adatte ad abitazioni di grandi dimensioni, piccoli condomini o spazi commerciali leggeri.
Uso commerciale leggero (appartamenti, piccole imprese)
Quando più unità abitative condividono una singola unità esterna o gli spazi commerciali leggeri richiedono un servizio continuo, Heatix Plus fornisce la capacità di riserva e la ridondanza (doppia ventola) preziose per i clienti B2B.
Punti di forza commerciali e ROI per gli acquirenti B2B
- Tempi di fermo ridotti e migliore resistenza alle basse temperature rispetto alle unità con ventola singola.
- Una maggiore capacità installata riduce il numero di unità necessarie per progetto, semplificando la logistica e i costi generali di manutenzione.
Monoblocco Thermax R32 (7–16 kW)
Installazioni economiche → Monoblocco Thermax R32
Per le nuove costruzioni con riscaldamento a pavimento o per le case ben isolate nelle regioni più miti, Thermax R32 offre CAPEX competitivi e prestazioni invernali accettabili.

Opzione economica per le regioni europee da miti a fresche
I modelli Thermax R32 sono convenienti per le regioni in cui le temperature minime invernali sono meno estreme. L'R32 rimane più facile da manutenere (classe di infiammabilità A2L rispetto all'R290) e in genere ha un prezzo di acquisto inferiore.
Quando R32 ha ancora senso per gli installatori
Scegliete l'R32 per le nuove costruzioni con riscaldamento a pavimento o per abitazioni ben isolate, dove è richiesto un ΔT moderato e il freddo estremo è raro. Per progetti con budget limitato che possono tollerare un'efficienza leggermente inferiore a basse temperature, l'R32 è una scelta razionale.
Vantaggi competitivi per progetti sensibili ai costi
Un capitale iniziale inferiore e restrizioni di sicurezza in loco più semplici (rispetto agli idrocarburi) possono ridurre i tempi e i costi totali di installazione.
Sistema Split Thermax R32 (5–16 kW)
Appartamenti con percorsi di tubazioni interni → Thermax R32 Split
I sistemi split semplificano l'integrazione negli ambienti interni e sono spesso preferiti nelle ristrutturazioni urbane limitate, in cui lo spazio per la ristrutturazione idronica è disponibile all'interno.

Vantaggi dell'unità interna in condizioni di gelo intenso
I sistemi split consentono di posizionare i componenti sensibili all'interno dell'abitazione, migliorando la protezione da gelo e atti vandalici. L'impianto idraulico interno può essere integrato in modo più pulito con i locali tecnici o i bollitori di acqua calda sanitaria esistenti.
Vantaggi per l'installatore
L'accesso all'unità interna semplifica i collegamenti elettrici e idraulici, mentre le linee del refrigerante (esterno↔interno) richiedono una gestione certificata, il che è interessante per le ristrutturazioni di appartamenti urbani con una buona capacità di manutenzione del refrigerante.
Progetti ideali (appartamenti, installazioni con spazio limitato)
I sistemi split sono ideali quando l'ingombro esterno deve essere minimo e gli installatori devono essere in possesso delle certificazioni per la gestione dei refrigeranti.
Mr. Hybrid R290 Ibrido da parete (bassa carica 400 g)
Progetti di ristrutturazione con spazio esterno limitato → Mr. Hybrid R290
Le unità ibride a bassa carica, montate a parete, riducono il rischio di refrigerante e consentono transizioni graduali dalle caldaie a combustibili fossili.

Ideale per ristrutturazioni e appartamenti
L'unità interna a parete Mr. Hybrid utilizza una carica di R290 molto bassa (~400 g) e può funzionare in modalità ibrida con caldaie esistenti o con un sistema di backup elettrico. La carica bassa riduce la complessità normativa per gli edifici multi-unità e limita il volume di idrocarburi in loco.
Come "Hybrid" risolve i problemi dell'aggiornamento idronico
La modalità ibrida consente alla pompa di calore di gestire i carichi di base mentre una caldaia o un'unità elettrica di riserva intervengono per i carichi di picco o per aumentare l'acqua calda sanitaria: un modo semplice per l'installatore di eliminare gradualmente i sistemi a combustibili fossili senza dover riprogettare completamente l'impianto idraulico.
Sicurezza, bassa carica di refrigerante e a prova di futuro
Le dimensioni ridotte della carica riducono il rischio di infiammabilità in spazi interni ristretti e semplificano la conformità. La strategia ibrida offre agli acquirenti un rischio inferiore nei progetti con sistemi idronici tradizionali.
Tabella di confronto tecnico
| Caratteristica / Modello | Capacità (kW) | Temperatura massima del flusso | Limite operativo ambientale | Rumore (tipico) | Refrigerante | Migliore applicazione |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Monoblocco Heatix R290 | 7–21 | fino a 80°C | Progettato per -20°C+ | Moderare | Prezzo: 290 | Ville, radiatori, rurali |
| Heatix Plus R290 (doppia ventola) | 18–21 | fino a 80°C | Ottime prestazioni a bassa temperatura | Moderato-Alto | Prezzo: 290 | Grandi case, commerciale leggero |
| Monoblocco Thermax R32 | 7–16 | ~55–60°C (verificare la scheda tecnica) | Buono fino a -10°C / -15°C | Basso-moderato | R32 | Nuove costruzioni economiche, riscaldamento a pavimento |
| Thermax R32 Split | 5–16 | ~55–60°C (verificare la scheda tecnica) | Buono fino a -10°C | Basso | R32 | Appartamenti, spazio esterno limitato |
| Supporto da parete Mr. Hybrid R290 | 5 | fino a 75°C | Progettato per il retrofit | Basso | R290 (400 g) | Ristrutturazioni, appartamenti, uso ibrido |
NOTA: per la progettazione finale, utilizzare le schede tecniche del produttore e le curve locali per climi freddi. La tabella mostra solo l'orientamento.
Come selezionare il modello giusto (quadro pratico di selezione)
Un solido sistema di selezione evita sorprese al momento della messa in servizio e durante la garanzia. Segui questi sei passaggi.
Fase 1: identificare il carico termico (kW per tipo di edificio)
Eseguire un calcolo accurato delle perdite di calore (EN ISO 13789 / norme locali) e non limitarsi a semplici regole pratiche. Per i progetti di ristrutturazione, simulare sia le giornate invernali peggiori che quelle tipiche; il sovradimensionamento per coprire eventi estremi di -20 °C è comune, ma bilanciare le penalità del sovradimensionamento con le perdite cicliche.
Fase 2: Adattare la temperatura alle esigenze (riscaldamento a pavimento o radiatori)
Per il riscaldamento a pavimento (bassa temperatura di mandata), capacità inferiori e opzioni R32 possono essere efficienti. Per i sistemi a radiatori che richiedono temperature comprese tra 65 e 80 °C, dare priorità alle unità R290 adatte ad alte temperature e verificare le curve di prestazione a tali temperature.
Fase 3: abbinare la zona climatica al tipo di refrigerante
Se il progetto prevede frequenti funzionamenti a temperature sotto lo zero, è consigliabile scegliere soluzioni R290 con prestazioni documentate da -15 °C a -25 °C. Per le regioni costiere con temperature miti, R32 rimane una scelta accettabile in termini di costi.
Fase 4: scegliere un sistema monoblocco, split o ibrido
- Monoblocco: preferito quando è necessario ridurre al minimo il lavoro di refrigerazione in loco.
- Split: quando l'acustica interna o lo spazio esterno limitato sono critici ed è disponibile la possibilità di manutenzione del refrigerante.
- Ibrido: ideale per la migrazione graduale dalla caldaia alla pompa di calore o quando le restrizioni di carica sono importanti.
Fase 5: considerare i vincoli di installazione
L'accessibilità, i requisiti di gru o sollevamento, i limiti di rumorosità e l'accesso per la manutenzione devono essere verificati in base alle dimensioni dell'unità, al posizionamento dei ventilatori e allo spazio libero richiesto. Le unità di grandi dimensioni con due ventilatori potrebbero richiedere sollevamenti da parte di due persone e un ulteriore isolamento dalle vibrazioni.
Fase 6: valutare il ROI e il costo del ciclo di vita
Calcola il consumo energetico annuo previsto utilizzando curve COP realistiche a temperature ambiente locali, fattori di manutenzione ed eventuali schemi di incentivazione. Confronta il costo dell'intero ciclo di vita (CAPEX + OPEX) e non i lampioni con valori di efficienza nominale.
Raccomandazioni basate su scenari (casi d'uso reali)
Perché le soluzioni Hetapro si distinguono?
Approfondimento ingegneristico: test a bassa temperatura, logica di sbrinamento
I modelli progettati per il funzionamento a -20 °C incorporano un controllo avanzato dello sbrinamento e la gestione a stadi dell'inverter: questi aumentano l'efficienza stagionale e riducono le perdite di carico dovute al ciclo, spesso riscontrabili nei modelli base. Consultare le curve di prova documentate a bassa temperatura ambiente e i report di prova del produttore.
Certificazioni, Sicurezza, CE, ErP
Gli acquirenti B2B sono tenuti a richiedere la documentazione di conformità CE/ErP, i certificati di sicurezza per l'uso di refrigeranti idrocarburici nella propria giurisdizione e i rapporti di prova che dimostrino le temperature di flusso specificate. La conformità normativa non è negoziabile per la distribuzione in Europa.
Assistenza post-vendita per installatori
Le proposte competitive dei distributori includono ricambi locali, onboarding tecnico, supporto alla messa in servizio, sessioni di formazione e diagnostica online. Questi riducono i rischi della prima installazione e accorciano i tempi di messa in servizio.
Affidabilità della catena di fornitura per i distributori
Controlla i tempi di consegna, i quantitativi minimi d'ordine e la garanzia del fornitore sui pezzi di ricambio. In un mercato con una domanda crescente di prodotti R290, una fornitura prevedibile rappresenta un vantaggio competitivo.
Conclusione — Riepilogo rapido della selezione per gli acquirenti B2B
Per le installazioni europee in climi freddi, dare priorità a: (1) curve COP a bassa temperatura ambiente verificate; (2) capacità alla temperatura di mandata richiesta (fino a 80 °C ove necessario); (3) scelta del refrigerante adatta alle normative locali e alla capacità di servizio (R290 per prestazioni a freddo intenso e allineamento alle normative; R32 per climi moderati sensibili ai costi); (4) architettura di sistema che soddisfi i vincoli di installazione (pompa di calore monoblocco per installazioni remote, split per retrofit urbani, ibrida per aggiornamenti graduali). Utilizzare le raccomandazioni di scenario sopra riportate come punto di partenza, quindi convalidare ciascun candidato con curve di prova del produttore e calcoli delle perdite di calore del sito locale.
Domande frequenti per distributori e installatori
D1: R290 è sicuro per i progetti di appartamenti multi-unità?
R: L'R290 è infiammabile; le normative e la progettazione della sicurezza sono importanti. Mr. Hybrid e altre soluzioni a basso contenuto di carica per R290 riducono al minimo i rischi riducendo al minimo la quantità di carica e posizionando la maggior parte del refrigerante all'esterno o in unità interne appositamente progettate. Seguire sempre le normative locali e le procedure di installazione certificate. (Consultare le istruzioni del produttore.)
D2: Le pompe di calore R290 sono davvero più performanti delle R32 in condizioni di freddo intenso?
R: Molti studi comparativi e curve dei produttori mostrano che l'R290 offre prestazioni migliori a basse temperature ambiente grazie alle proprietà termodinamiche e all'ottimizzazione della progettazione del sistema, ma è opportuno verificare con le curve COP pubblicate per i modelli specifici nelle condizioni ambientali e di flusso previste.
D3: Quando è preferibile un sistema split a un sistema monoblocco?
R: Utilizzate sistemi split quando il rumore interno e i vincoli di spazio rendono conveniente l'installazione dell'unità interna e avete accesso a un servizio di assistenza refrigerante certificato. Le pompe di calore monoblocco sono preferibili quando è necessario ridurre al minimo gli interventi di refrigerazione in loco.
D4: Come dovrei dimensionare una pompa di calore per giorni di progetto a -20°C?
R: Eseguire un calcolo completo delle perdite di calore e considerare un piccolo sovradimensionamento per soddisfare le esigenze di progettazione estreme. Valutare la messa in fase, i serbatoi di accumulo e le strategie di backup (ibride o caldaia) anziché un sovradimensionamento eccessivo per evitare perdite cicliche.
D5: Quale documentazione dovrei richiedere al produttore?
R: Richiedere i certificati CE/ErP, le curve COP a bassa temperatura ambiente a più punti di regolazione, la documentazione dettagliata sulla strategia di sbrinamento, le fasi di messa in servizio consigliate e le informazioni sul supporto locale per ricambi e assistenza.